70° Liberazione delle Marche (22/04)
La lotta partigiana per la liberazione delle Marche
L'attività ed i combattimenti del 1° Battaglione "Mario"
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L'azione tedesca di Valdiola
Siamo alla notte del 23 marzo. Gli Alleati eseguono un lancio di rifornimenti. Tutta la Banda è al lavoro per questo. Si deve destinare il materiale inviato, che può essere di grandiosa utilità per gli uomini del Battaglione, e per non farlo cadere nelle mani delle S.S., di cui si avverte la presenza nelle zone limitrofe. E quindi un lavoro estenuante per far presto; e solo a notte inoltrata le munizioni sono accantonate a Valdiola compiendo marce lunghissime, e le armi rese utilizzabili.
Alle tre del mattino del 24/3, in queste condizioni di stanchezza generale, ecco scatenarsi l'attacco del nemico. Forze imponenti, preponderanti. Le S.S., divise in quattro Battaglioni misti, italiani e tedeschi, forti di oltre 2 mila uomini, armati di mortai, mitragliatrici pesanti e leggere, forniti di radio per ogni distaccamento, iniziano l'attacco ed un vasto movimento aggirante. Le S.S. partite da Matelica puntano su Braccano, Vinano, Gagliole; quelle provenienti da Castel-raimondo si dirigono su Gagliole ed Acquosi; i fascisti della provincia, partiti da San Severino, muovono l'attacco da Ugliano, Chigiano, Sant'Elena, Crosciano.
Al primo allarme, tutti sono al loro posto di combattimento. Difendersi fino al possibile, salvare il salvabile, è questo l'ordine per i 200 uomini del Battaglione, tra cui molte reclute del '25 che inesperte ancora al maneggio delle armi sono per prime rientrate dal combattimento.
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